Il Consiglio Comunale di Cesenatico ha stato approvato il PUG con 11 voti favorevoli e 3 voti contrari. Il piano adesso entrerà in vigore dalla data di pubblicazione sul BURERT della Regione Emilia-Romagna e sul sito istituzionale dell'ente.
Il sindaco Gozzoli illustra il piano
"Siamo arrivati alla fine di un percorso lungo e complesso e per prima cosa voglio ringraziare tutto l'ufficio di piano, a partire dalle dirigenti Simona Savini prima e ora Chiara Benaglia, i consulenti e i tecnici che hanno lavorato insieme a questa giunta e a quella precedente. Nel 2018 fummo uno dei primi Comuni a sottoscrivere con la Regione un protocollo di collaborazione per l’elaborazione dei nuovi PUG e abbiamo centrato l’obiettivo, siamo infatti il primo Comune della provincia ad avere il PUG. In tutta la regione ne sono stati approvati solo undici fino ad ora e questo ci da la cifra di quello che siamo riusciti a mettere in campo. Partiamo da una certezza: siamo davanti al primo piano urbanistico non espansivo della storia di Cesenatico. I piani precedenti si incentravano sul governo dell'espansione, questo strumento invece segna un cambio di paradigma in discontinuità col passato. L’obiettivo primario del nuovo piano è promuovere e incentivare la rigenerazione dell’esistente per migliorare la qualità e la competitività del nostro territorio.
Ma come si realizza tutto ciò? Come si coniugano i temi ambientali con quelli dell’incentivo alla rigenerazione e alla competitività?
Il nuovo PUG ha tra i pilastri il saldo zero di consumo di nuovo suolo al 2050 e fissa nel 3% del territorio già urbanizzato alla data del 1° gennaio 2018 la quantità di territorio urbanizzabile per nuovi interventi che dovranno avere parametri ben definiti e di interesse pubblico.
Inoltre per incentivare la rigenerazione il PUG ha adottato una semplificazione di tutti i parametri edilizi. Vengono abbandonate le rigidità e le complessità del PRG e si adottano parametri più semplici: privati e imprese non dovranno più fare i conti con complicati indici edificatori ma con le altezze massime dei tessuti in cui è stato suddiviso il territorio comunale, con le distanze tra pareti finestrate e le distanze tra i confini, come peraltro già previsto dalle norme nazionali e dal Codice Civile. Tra i nuovi parametri edilizi introdotti va sottolineato soprattutto il RIE (Indice di Riduzione dell’Impatto Edilizio) una misura che prima di noi è stata utilizzata dal Comune di Bolzano che mira alla qualità ambientale e alla sostenibilità sia dei nuovi interventi sia delle ristrutturazioni. Gli interventi futuri dovranno portare con sé una maggiore permeabilità dei terreni e una maggior attenzione al verde, la cui azione mitigatrice può migliorare in modo significativo la resilienza dei territori, soprattutto in un momento di cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda le strutture alberghiere è consentito l'ampliamento delle strutture in altezza e anche a terra, qualora vi siano gli spazi. C'è la possibilità di innalzarsi di un piano (a pernottamento o a servizi) oppure per le strutture che dispongono di spazi a terra ampliare servizi e strutture per l’ospitalità con l’indicazione che l’ampliamento dovrà essere equivalente alla superficie di un piano medio a pernottamento della struttura. Per gli interventi più importanti di demolizione e ricostruzione o di accorpamento di due strutture la nuova norma prevede la possibilità per le strutture ricettive di innalzarsi fino ad un massimo di 26 metri (altezza massima del tessuto turistico) con i soli limiti legati al rispetto delle distanze dai confini e da pareti finestrate come previsto dalla norma nazionale. Per questa tipologia di interventi, allo scopo di incentivare al massimo il recupero e l’innovazione degli hotel l’amministrazione ha previsto la semplificazione dei parametri edilizi per agevolare la rigenerazione diffusa e con apposito atto si prevederanno importanti decontribuzioni sul contributo di costruzione e sugli oneri di urbanizzazione previsti per legge.
Infine – sempre per quanto riguarda i tessuti turistici – sono previste nuove norme di uscita dal vincolo alberghiero per quelle strutture chiuse al 1° gennaio 2018 fino a 20 camere e per le strutture chiuse fino alle 40 camere che avranno la possibilità di convertirsi in condhotel.
Il Comune di Cesenatico sconta un eccesso di superficie coperta sull'arenile e questo impedisce la pianificazione di nuove costruzioni in ampliamento. Gli stabilimenti balneari potranno razionalizzare e riorganizzare le superfici coperte esistenti senza più divisioni tra superfici utili e accessorie e sono stati favoriti gli accorpamenti. C'è la possibilità, per gli interventi che prevedono demolizioni anche parziali, di realizzare piscine, lagune e/o spazi aree benessere con idromassaggio.
Per le abitazioni presenti in zona agricola è consentito il 20% di ampliamento della superficie esistente con la possibilità di frazionamento fino a un massimo di due unità abitative. Anche le case che avevano perso la loro originaria funzione residenziale potranno essere recuperate con finalità abitative. Oltre ad un pacchetto di semplificazioni per le norme che disciplinano le imprese agricole, per la prima volta incentiviamo la conversione di case rurali in B&B e strutture con finalità turistica, un modo innovativo per valorizzare il nostro forese e diversificare l’offerta turistica che vedrà nelle nuove ciclovie e nelle vie blu infrastrutture su cui si basa parte della strategia del piano.
In merito alla Città delle Colonie di Ponente abbiamo previsto non solo nuove norme ma una visione d'insieme nuova che permette interventi privati coniugati alla difesa delle strutture dal mare unita a una nuova razionalizzazione degli spazi di sosta. C'è un grande spirito di semplificazione ed essendoci una cornice strategica precisa si potranno attuare singoli interventi senza dover immaginare accordi che somigliano a giganti con i piedi d'argilla e non hanno possibilità di essere sostenuti, anche perché sarà il pubblico a farsi carico delle opere pubbliche. La Città delle Colonie di Ponente potrà quindi svilupparsi come nuovo polmone turistico, la scommessa è che sia un turismo green, con spazi ampi all’aria aperta a una diversificazione della nostra offerta in discontinuità con quella tradizionale già presente nel resto del territorio.
In conclusione la grande novità introdotta dal PUG rispetto ai piani regolatori del passato è la strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale.
Ogni parte del territorio ha visto un’analisi approfondita dei suoi punti di forza e delle debolezze e sono state delineate strategie, obiettivi e azioni per il miglioramento qualitativo e per la sostenibilità.
Ogni intervento pubblico e privato in futuro dovrà affrontare questi temi e concorrere al progetto della città pubblica che tiene insieme temi che vanno dalla difesa della costa e dell’abitato dalle ingressioni marine, al sistema della sosta e della mobilità sostenibile fino alle riduzioni dei consumi energetici degli edifici, alla riduzione del rischio sismico e al mantenimento della permeabilità dei suoli. Infine nella strategia è stata data centralità al tema dell’abitare, Cesenatico è un Comune ad alta tensione abitativa, la strategia prevede che i nuovi insediamenti residenziali e quelli produttivi che erodono il 3% del territorio concorrano alla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica mentre gli interventi rigenerativi complessi nei tessuti urbani concorreranno alla realizzazione di alloggi di edilizia sociale.
Tutti temi cruciali nel futuro della nostra comunità senza i quali non può esserci uno sviluppo sostenibile".