Nel corso della seduta del Consiglio comunale che si è tenuta ieri, lunedì 30 luglio, è stato votato all’unanimità l’ordine del giorno sul tema assoggettamento all’IMU delle piattaforme presenti nel tratto di mare antistante il Comune di Cesenatico.
Come preannunciato nei giorni scorsi dal Sindaco Matteo Gozzoli, alla battaglia legale che il Comune di Cesenatico dovrà intraprendere per fare valere i suoi diritti presso la Commissione tributaria regionale, occorreva un’immediata presa di posizione politica da parte del Consiglio Comunale per chiedere un intervento risolutivo al Governo, al Parlamento e alla Regione Emilia-Romagna in merito ad una questione che si protrae da anni con risvolti anche sorprendenti.
Dal 23 ottobre scorso, infatti, il Comune di Cesenatico era in attesa della sentenza della Commissione tributaria provinciale in merito al ricorso avanzato da Eni Spa sui 3,8 milioni di euro per l’IMU 2014/2015 dovuta al Comune e già versata per le annualità 2010-2011 (ICI) e per le annualità 2012-2013 (IMU).
L’accoglimento del ricorso, se da un lato non ha ripercussioni immediate sul bilancio dell’Ente per via del fondo crediti di dubbia esigibilità portato al 100%, dall’altro lato riduce le possibilità di intervento pubblico, soprattutto per quanto riguarda il piano degli investimenti.
L’assise ha discusso e approvato un testo in cui viene ricostruita tutta la vicenda legata alle piattaforme, dalle prime azioni iniziate nel 2013 dalla precedente Amministrazione fino alle emissioni degli avvisi di accertamento, avvenuti durante il 2016, per le prime quattro annualità e per un totale complessivo di circa 6,3 milioni di euro a cui dovevano aggiungersi i circa 3,8 milioni per le annualità IMU 2014-2105. Sono del 2014 gli atti della Capitaneria di Porto che accertano la presenza degli impianti situati in acque territoriali antistanti il territorio comunale di Cesenatico e, sempre nello stesso anno, era la stessa Eni Spa a comunicare al Comune di Cesenatico il valore contabile dei manufatti, al fine di conteggiare correttamente le quote ICI e IMU.
Il contenzioso con Eni Spa e il Comune di Cesenatico ha avuto un andamento assai irregolare, si è ricordato nei diversi interventi dei Consiglieri come Eni Spa abbia promosso ricorso per l’ICI 2010-2011, salvo ritirarlo alla vigilia della prima udienza, abbia successivamente versato, senza ricorso, le annualità IMU 2012-2013 e infine abbia promosso ricorso per le ultime due annualità 2014-2015, nonostante le numerose sentenze di Cassazione, nel tempo, avessero sancito l’assoggettamento ad ICI e IMU delle piattaforme.
Con l’ordine del giorno il Consiglio Comunale, a seguito della sentenza della Commissione tributaria provinciale, ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, alla Regione Emilia-Romagna e agli organi statali competenti di provvedere a dare piena esecuzione all’articolo 1, comma 728 delle Legge di Bilancio 2018 n.2015/2017, norma con la quale lo Stato aveva assoggettato all’IMU già i rigassificatori, emanando specifiche e conseguenti applicative a quanto sancito dalla normativa citata e ponendo così fine ad un contenzioso che dura da anni.
Inoltre il Consiglio Comunale di Cesenatico ha chiesto agli organi governativi e al Parlamento di confermare il pieno assoggettamento delle piattaforme petrolifere, stabilendo le modalità di determinazione del valore imponibile sulla base del quale calcolare i tributi locali dovuti, garantire ai Comuni il gettito accertato per l’ICI e quello recuperato successivamente con l’IMU.
“Ringrazio tutte le forze politiche della nostra città per il voto di ieri sera – commenta il Sindaco Gozzoli – dai banchi del Consiglio Comunale, con una sola voce, abbiamo inviato un messaggio forte alle Istituzioni affinché ci sia una chiarimento su questa materia così controversa al di là della giurisprudenza. La legge deve essere uguale per tutti, sullo stesso argomento non possono essere prese posizioni diverse a seconda della Commissione tributaria chiamata a giudicare. Non ci fermiamo – conclude il Sindaco – andremo avanti presentando ricorso alla Commissione tributaria regionale, e con questo ordine del giorno chiediamo formalmente all’attuale Governo di dare una risposta risolutiva alla vicenda, allo stesso tempo iniziamo a lavorare per emettere gli avvisi di accertamento per gli anni successivi al 2015.”