Tu sei qui

La Regione lancia il brand Romagna per aumentare le presenze turistiche
L’assessore Corsini a Cesenatico ha illustrato le novità delle legge regionale sul turismo
13 Mag 2016 /

Venti milioni stanziati dalla Regione per i comuni costieri, se sapranno presentare progetti di riqualificazione, agevolazioni fiscali per l’acquisto degli alberghi da parte degli affittuari e promozione all’estero del brand “Romagna”. Sono i punti principali toccati dall’assessore regionale al turismo Andrea Corsini, che mercoledì al bagno Marè ha illustrato le novità introdotte dalla legge regionale.

Ha aperto l’iniziativa, organizzata dal candidato sindaco di centrosinistra Matteo Gozzoli, Lia Montalti, consigliere regionale: «dobbiamo pensare il territorio in una visione d’insieme nuova, per una proposta turistica che valorizzi il brand Romagna. La riviera ha già una forza enorme, le presenze turistiche a Cesenatico nel 2015 sono state tre milioni, la base di partenza è ottima per innovare in sinergia e collaborazione con le altre realtà. Le opportunità ci sono, la regione Emilia Romagna ha stanziato nel bilancio 2016 venti milioni di euro per intervenire sulla costa, nell’ ottica di una proposta complessiva rinnovata, per la valorizzazione naturale ed ambientale del territorio».

Corsini, prima di entrare nel merito della legge, ha elogiato Gozzoli perché «non sta facendo risse con gli altri candidati ma proposte, che è questo il senso della campagna elettorale. Abbiamo bisogno di avere sindaci competenti che sappiano cos'è il turismo e costruiscano con la regione sinergie per renderla sempre più attrattiva e sviluppata».

L’assessore ha poi illustrato la nuova legge: «dopo 18 anni questa legge introduce novità importanti nel sistema dell’ organizzazione turistica e di come promuoviamo le eccellenze. Nel turismo stare fermi significa fare passi indietro, così abbiamo deciso di provare a fare un salto di qualità. Le parole d’ordine sono unicità ed esclusività, dobbiamo fare  politiche di promozione del prodotto e delle destinazioni in quest’ottica. E per dare più forza e respiro alla promozione, dobbiamo vendere un territorio più ampio rispetto alle singole province, superando i piani attuali, abbiamo perciò introdotto le destinazioni di area vasta, iniziando a promuovere nel mercato tedesco l'area Romagna. Se riusciamo a costruire bene il progetto, e se da parte dei sindaci c'è la volontà di liberarsi dai campanilismi, potremo in qualche anno, con una comunicazione continua e mirata, affermare il brand Romagna, che ora all’estero è sconosciuto. Dobbiamo creare un’ area per il tourism wellness, perché dopo il turismo culturale è il benessere il prodotto che muove più persone nel mondo a cercare destinazioni che offrano questi valori: buon cibo, paesaggi straordinari, attività sportive».

Corsini ha quindi spiegato come in Giunta regionale abbiano aumentato le risorse per il turismo, istituendo il distretto turistico balneare della costa, lungo 110 km, dove diverse centinaia di migliaia di lavoratori e tante imprese fatturano grazie alla filiera turistica. «Se crolla il turismo crolla anche tutto l'indotto. Abbiamo stanziato 20 milioni di euro che daremo ai comuni se ci presenteranno progetti per far diventare più belle, accoglienti e sostenibili le città. Premieremo quelle che avranno la forza e la capacità di presentare progetti qualificanti per il territorio. Da ottobre faremo inoltre bandi per la riqualificazione degli alberghi, saranno risorse a fondo perduto, per favorire dal punto di vista fiscale l'acquisto da parte degli affittuari».

Gozzoli ha chiuso l’incontro dichiarando che «ci sono tante sfide da affrontare per rendere più attrattiva la nostra città. Per esempio il parco di Levante e Ponente, dobbiamo collegarli con un sistema di piste ciclabili e percorsi pedonali, bisogna accelerare sulla riqualificazione della Vena Mazzarini che potrà diventare un percorso naturalistico. Poi la riqualificazione delle strutture tradizionali, rendere fruibili i parchi per attività di wellness e sport. I progetti sono tanti, il vero problema sono però le risorse».

Il candidato sindaco ha infatti ricordato come Cesenatico abbia chiuso con un disavanzo di 1,6 milioni «chiunque andrà ad amministrare avrà bisogno dell’ aiuto di altri enti. Gli operatori sono preoccupati per il possibile blocco delle manifestazioni, non essendo stato approvato il bilancio, è un tema che va posto agli organismi sovraordinati. Sul tema cultura poi ci giochiamo una fetta del nostro futuro, la spiaggia non basta per attrarre turisti benché sia piena di servizi e iperqualificata, perché la concorrenza è enorme. Dobbiamo aggiungere la tipicità delle nostre tradizioni, potenziarle e metterle a sistema, rivisitando l’ offerta turistica. Fornendo strumenti innovativi alle imprese, investendo nella web reputation delle località turistiche. Sui trasporti infine chiedo all’ assessore un impegno, il territorio deve essere più raggiungibile soprattutto con il trasporto rapido di superficie. Chiudo con il tema parcheggi, ci siamo abituati ad una città che, soprattutto nei weekend, è invasa dalle auto, questo è inaccettabile, quindi perchè non investire su parcheggi scambiatori per sgravare i quartieri turistici? Se vogliamo pensare Cesenatico dei prossimi anni, non possiamo intaccare le nostre aree verdi per fare parcheggi, è un grave errore, dobbiamo cercare nuove soluzioni, per esempio dando incentivi all’abbattimento delle vecchie colonie e utilizzando quelle aree temporaneamente per la sosta».