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Tre proposte per la sicurezza a Cesenatico
Più coordinamento delle forze dell’ordine, videosorveglianza e nuove tecnologie, più coinvolgimento dei cittadini e dei quartieri
09 Feb 2016 /

Nei giorni scorsi il Sole 24 Ore ha pubblicato gli esiti di una ricerca sulla qualità della vita nelle province italiane. La provincia di Forlì-Cesena si è classificata al venticinquesimo posto su 110, una posizione di rilievo anche se, rispetto all’anno precedente, scendiamo di 7 posizioni. Tasto dolente della ricerca l’ordine pubblico e la sicurezza che ci vedono all’89° posto con 663 furti in casa per 100.000 abitanti come dato più negativo. Anche a Cesenatico quello della sicurezza è un tema oramai di stretta attualità.

In particolare i furti nelle abitazioni si ripetono con frequenza. Il fenomeno – un tempo concentrato maggiormente nella stagione estiva – oggi sembra più diffuso anche nelle altre stagioni e spesso i cittadini si sentono impotenti di fronte a ciò.

Le ricette e gli slogan del Sindaco e della sua Giunta non hanno invertito in alcun modo il fenomeno che sembra non essere per niente all’ordine del giorno dell’amministrazione.

Anche dal confronto avuto con i cittadini ho elaborato tre punti fondamentali che saranno parte del mio programma: ruolo delle forze dell’ordine, i sistemi di videosorveglianza e il coinvolgimento dei cittadini.

 

Forze dell’ordine: insieme alla Prefettura e alle forze dell’ordine presenti sul territorio (Polizia Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri) occorre studiare un nuovo patto per la sicurezza. Potenziando il posto di polizia estivo, aumentando la collaborazione con i Comuni vicini per creare un sistema di sicurezza territoriale che permetta anche lo scambio di agenti durante determinati periodi dell’anno.

 

Sistema di videosorveglianza: mettere a disposizione delle forze dell’ordine il meglio delle nuove tecnologie; in particolare un sistema di video sorveglianza collegato a banda larga per contribuire al monitoraggio dei punti nevralgici del centro e dei quartieri e per immagazzinare le immagini utili alle indagini.

 

Cittadini: occorre un maggior coinvolgimento dei cittadini per la costruzione di un sistema di sicurezza integrato. Oltre ai nuovi sistemi di allarme o di sicurezza domestica, occorre moltiplicare gli incontri con esperti e forze dell’ordine per formare i cittadini sulle buone pratiche utili a scongiurare i furti e le rapine.