TURNÉM A CÓR - TORNIAMO A CORRERE
Prendetevi 5 minuti per leggere questa bella poesia in dialetto romagnolo che l'amico Daniele Casadei mi ha voluto dedicare nei giorni scorsi.
Credo che abbia centrato in pieno lo spirito con cui stiamo lavorando in questi giorni.
Grazie Daniele! #torniamoacorrere
(Ovviamente a seguire la traduzione per chi ne avesse bisogno)
Ziznàtich l’à al gambi inciudèdi,
pansè ch’u j’è tènta strèda da fè.
Chj itàr j’è sémpra piò avènti
e i n’sta da stè.
S’a n’ fasém squèdra
la nóstra zità, pianìn pianìn, la mór.
L’è par quest che tót insém
bsógna ch’a turném a cór.
Cór scavidénd e’ vlén ch’i spuda
quji ch’i n’è mai cuntint,
quji ch’i n’ vo’ scór cun nisùn
parché a sém tót di dilinquint.
Turném a cór par nun
e par quji ch’j’avnirà,
par lascè qualch-quèl ad bèl
che tìnt i n’ scurdarà.
Chi pénsa che sia impusébil
ad cór u n’à bsógn,
ma nun avém ancóra la sperènza
ad guardè int la faza un sógn.
Chj itàr j’è là davènti
ma a i putém ancóra ciapè
se insém a turném a cór …
cume quji che in testa i vo’ pedalè.
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Cesenatico ha le gambe bloccate,
il pensiero va alla lunga strada da percorrere.
Gli altri sono sempre più avanti
e non aspettano.
Se non facciamo gioco di squadra
la nostra città, lentamente, muore.
Per questo è indispensabile
che tutti insieme torniamo a correre.
Correre evitando il veleno che sputano
coloro che non sono mai contenti,
coloro che non parlano con nessuno
perché ci considerano tutti delinquenti.
Torniamo a correre per noi
e per quelli che verranno,
per lasciare qualcosa di bello
che tanti non dimenticheranno.
Chi pensa sia impossibile
di correre non ha bisogno,
ma noi abbiamo ancora la speranza
di vedere realizzato un sogno.
Gli altri sono davanti
ma li possiamo ancora raggiungere
se insieme torniamo a correre …
come quelli che in testa vogliono pedalare.