Martedì 2 maggio il Consiglio Comunale di Cesenatico ha approvato, tra le altre delibere, anche il rendiconto di gestione 2016. Si tratta dell’atto che metterà un punto fermo sulle risorse incamerate dal Comune attraverso gli accertamenti ICI e IMU dalle piattaforme di proprietà della società Eni Spa e ne metterà a disposizione dell’ente almeno una parte sull’esercizio 2017.
La redazione del rendiconto di gestione 2016 è stata realizzata all’insegna delle incertezze normative: la prima riguardante le modalità di utilizzo dell’avanzo prodotto dagli incassi Eni e la seconda ancora più importante legata al decreto legge n.50/2017 che in alcune bozze conteneva una norma interpretativa che esentava le piattaforme da ICI, IMU e TASI.
Nei giorni scorsi – nel rispetto delle norme del TUEL che prevede 20 giorni di tempo per l’invio della documentazione – i consiglieri comunali avevano ricevuto uno schema di rendiconto in cui con i proventi incassati dall’ICI e dall’IMU delle piattaforme (circa 6,3 milioni di euro) il Comune avrebbe coperto interamente sia i 2/3 del disavanzo 2015 (1.000,000 di euro) sia i rimanenti 5,3 milioni di disavanzo accumulato tra il 2011 e il 2014.
Una soluzione che se da una parte risanava completamente i disavanzi accumulati dall’Ente, dall’altra lasciava liberi per investimenti solamente parte degli ultimi 3,8 milioni ancora da incassare dall’Eni.
Infatti delle ultime due annualità ancora da incassare, in sede di predisposizione del bilancio preventivo 2017 l’amministrazione ha previsto un fondo crediti di dubbia esigibilità pari al 70% del totale in ottemperanza alle norme di legge.
Quindi in caso di incasso dell’ultima tranche, si potrebbero liberare somme per circa 2,6 milioni. Di questa una parte sarà destinata ad investimenti, mentre l’altra parte verrà accantonata in attesa di capire quali evoluzioni subirà la normativa in termini di blocco dell’imposizione tributaria locale (Imposta di soggiorno).
Al secondo dubbio si è avuto risposta solo il 24 aprile con la firma di Mattarella e la cancellazione della norma retroattiva dal decreto legge n. 50/2017, a quel punto l’amministrazione comunale ha iniziato un lavoro di ridefinizione dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, insieme al dirigente dott. Spadarelli con l’avallo del collegio dei revisori dei conti, potendo disporre pienamente delle somme incassate.
Nel frattempo Anci ha fornito un parere sciogliendo il primo dubbio, ossia affermando che non vi erano obblighi per l’Ente di coprire per intero il disavanzo trentennale con le risorse derivante dagli incassi ICI e IMU delle piattaforme.
Al fine di coniugare sviluppo e risanamento dei conti sono stati presentati nei giorni scorsi due emendamenti proposti dai capigruppo del Partito Democratico e del Partito Repubblicano, in approvazione al consiglio comunale di questa sera. I consiglieri Mario Drudi e Igor Magnani hanno di fatto proposto, in accordo con Sindaco e assessore al bilancio, di destinare 1 milione di euro dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione agli investimenti, precedentemente destinati alla copertura della spesa corrente, e di costituire un accantonamento in un fondo rischi pari ad €. 2.523.682 corrispondente agli incassi ICI/IMU relativi alle annualità 2010-2011.
Questo atteggiamento prudenziale nasce dal fatto che, nonostante su questa somma, la Commissione Tributaria Provinciale con specifica sentenza del Gennaio 2017 dichiarava la cessazione della materia del contendere, rimane aperta l’eventualità, come riferito dal legale codifensore del Comune di Cesenatico in tale processo tributario Avv.Marco Zanasi, la possibilità da parte della società di una impugnativa (anche per revocazione) entro 6 mesi dal deposito della stessa ed anche alla luce delle recenti proposte di decreto legge in merito alla controversa situazione di tali impianti situati in acque territoriali ai fini dell’imposizione tributaria locali (IMU, TASI, ISCOP).
Grazie agli emendamenti entro il 2017 il Comune potrà così contare su 4,6 milioni da inserire nel piano degli investimenti.
Sul piano del risanamento dei conti da un disavanzo complessivo di 7,2 milioni di euro (1,5 milioni disavanzo 2015 e 5,7 milioni di disavanzo da riaccertamento straordinario), si passa ad un disavanzo di 3,2 milioni di euro con un miglioramento di circa 4 milioni di euro destinato alla copertura dell’enorme deficit ereditato.
I 3,2 milioni manterranno la rateizzazione approvata nel 2015 dal consiglio comunale con rate di 191.752 euro per una durata di 17 anni circa.
"Con l'approvazione del rendiconto 2016 - commenta il Sindaco Gozzoli - iniziamo un percorso di uscita dall'emergenza con due punti chiave: il risamento dei conti e il rilancio degli investimenti".
Disavanzo complessivo ereditato: - 7,231,832
Disavanzo a seguito del rendiconto: - 3,200,000
Somme a copertura del disavanzo: 4,000,0000
Somme destinate ad investimenti: 4,600,000