Tu sei qui

Bilancio, ecco i motivi del nostro voto contrario
Gozzoli: "Il sindaco Buda chieda scusa ai cittadini e alle imprese"
21 Mag 2016 /

Sull’approvazione del rendiconto 2015 e del bilancio 2016 il Sindaco Buda da settimane sta tentando di scaricare le responsabilità sulle minoranze, addossando ad altri le colpe della sua amministrazione disastrosa. Dopo lo spauracchio del commissariamento, Buda e i suoi sostenitori hanno spostato il mirino sugli eventi estivi, in pericolo se il bilancio non si approvasse, chiedendo alle minoranze e ad un pezzo della sua ex maggioranza di votarlo.

Per spendere la bontà del bilancio si appella al parere positivo del collegio dei revisori dei Conti. Su questo tema si è però fatta campagna di disinformazione, quello che il Sindaco non ha detto è che il parere è positivo in quanto il bilancio tecnicamente rispetta la normativa, ma i numeri sono molto chiari e purtroppo negativi.

Per il 2015 il disavanzo accertato è infatti pari a € 1.862.000, a cui sono da aggiungere € 5.369.000 rateizzati nel 2015 con lo scopo di ripianare i crediti inesigibili messi a bilancio; una partita da 190 mila euro l’anno per i prossimi 30 anni!

Sul rendiconto 2015 i revisori hanno dato quindi parere favorevole sul rispetto formale delle norme di applicazione dei principi contabili ma nel merito rilevano quanto segue: «il continuo, costante e crescente ricorso all’anticipazione di cassa, fin dall’inizio dell’esercizio, è il segnale importante, da valutare con estrema attenzione, di una situazione che è prossima al limite della sostenibilità».

Sempre i revisori: «il risultato di amministrazione negativo per più esercizi costituisce un altro evidente segnale che deve portare urgentemente l’Ente ad un attenta valutazione del perdurare dei propri equilibri».

Come si fa ad invocare la responsabilità altrui di fronte a questi numeri?

Venendo al bilancio 2016, anch’esso è favorevole da un punto di vista tecnico ma con numerose e precise prescrizioni che riguardano i proventi IMU/ICI dalle piattaforme ENI.

I cittadini devono sapere che il bilancio 2016, presentato solamente a metà aprile dal Sindaco, senza un confronto con le forze politiche, sindacali e con le categorie, si basa su 2.273.588 di ICI/IMU dalle piattaforme ENI per il periodo 2010-2011 e di 3.572.661 di IMU dalle piattaforme per il periodo 2012-2015. Una partita da 5 milioni e 800 mila euro senza la quale il bilancio non sarebbe in equilibrio.

Visto che sono entrate la cui esigibilità non è certa, ci chiediamo il Sindaco “responsabile” come intenda ripianare l’eventuale posta di bilancio che, al netto degli accantonamenti, peserebbe per 4 milioni di euro nel 2016.

A nostro avviso con questi numeri rischia di essere compromessa la gestione dell’Ente stesso, non solamente gli eventi estivi!

Lo stesso collegio dei revisori suona l’allarme su questo aspetto sottolineando che: «gli equilibri di bilancio 2016-2018 sono chiaramente condizionati dall’operazione di assoggettamento di ICI/IMU degli impianti di estrazione di proprietà dell’ENI» e invitano l’amministrazione comunale a «non procedere con le spese d’investimento limitandosi a quelle urgenti ed improrogabili almeno fino a quando tale condizione di incertezza non sia rimossa».

Questa è la condizione nella quale il Sindaco Buda ha portato la città in cinque anni di mandato, durante i quali invece di mettere in sicurezza i conti ha pensato alla propaganda. Invece di chiedere un’assunzione di responsabilità alle minoranze, dovrebbe chiedere scusa ai cittadini per la situazione finanziaria che consegna loro, e alle imprese che legittimamente aspettano risposte concrete dall’amministrazione.

Matteo Gozzoli