Con il decreto legge 124/2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 ottobre, il Governo ha deciso di affrontare e chiarire la situazione fiscale delle piattaforme estrattive collocate in mare.
L’art.38 del decreto fiscale, infatti, introduce a decorrere dal 1° gennaio 2020 l’IMPi – Imposta Immobiliare sulle piattaforme marine. Si tratta di un’imposta calcolata sul 100% dei valori contabili degli immobili ed è stata calcolata con aliquota pari al 10,6 per mille, dove il 7,6 per mille è riservato allo Stato e il 3 per mille ai Comuni.
In particolare per il primo anno di imposta le società proprietarie delle piattaforme dovranno versare allo Stato il dovuto entro il 16 dicembre 2020 e sarà poi lo Stato a riversare ai Comuni interessati il gettito.
Al comma 4 dello stesso decreto legge si stabilisce inoltre che con un apposito decreto, da emanarsi entro 180 giorni dall’entrata in vigore del DL 124/2019, saranno individuati in maniera precisa tutti i Comuni che beneficeranno di tale imposta calcolata al 3 per mille.
Nei prossimi cinque mesi, quindi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno, della Difesa e dello Sviluppo Economico, in intesa con la Conferenza Stato Città, dovrà emanare l’elenco dei Comuni, che comprenderà anche Cesenatico.
Si conclude così un lungo iter politico amministrativo che, dal 2016 ad oggi, aveva visto varie interpretazioni sia da parte delle Commissioni tributarie sia da parte dei Ministeri competenti con una serie di ricorsi da parte dei circa 30 Comuni italiani coinvolti.
Nello specifico il Comune di Cesenatico dopo aver incassato l’ICI 2010-2011 e l’IMU 2012-2013 aveva ricevuto ricorsi per tutte le annualità successive con contenziosi che oggi pendono presso la Commissioni tributarie provinciali e regionali.
Da segnalare che le prime bozze del decreto fiscale contenevano forti riduzioni dei valori contabili ai fini del calcolo dell’imposta e che l’azione dei Comuni unitamente ad ANCI e a IFEL ha portato ad una positiva modifica del testo.
Infine è positivo l’inserimento al comma 1 del decreto fiscale del concetto che l’IMPi sostituirà ogni altro tributo locale, quasi a confermare l’assoggettabilità al tributo per le piattaforme che per il Comune di Cesenatico era stata prevista a partire dal 2015 con la precedente amministrazione.
“Finalmente il Governo – commenta il Sindaco Matteo Gozzoli – ha affrontato e chiarito la vicenda IMU da piattaforme marine. Dopo anni si è finalmente stabilito in modo chiaro cosa e come dovranno versare, sciogliendo tutta una serie di interpretazioni. In questi anni abbiamo continuato a lavorare, sia in sede politica che in sede tecnica, per sbloccare questa situazione.
Ricordo che nel luglio 2018 l’intero consiglio comunale di Cesenatico aveva approvato un ordine del giorno notificato al Governo e al Parlamento con il quale si chiedeva di affrontare la questione. Trovo positivo il lavoro svolto finora e ringrazio ANCI e IFEL per la collaborazione così come ringrazio il Dirigente Riccardo Spadarelli per il contributo tecnico fornito. Ora restiamo in attesa dei nuovi sviluppi legati ai decreti attuativi. Per il Comune di Cesenatico ipotizziamo dal 2021 di prevedere circa 600.000/700.000 € di nuovo gettito legato all’IMPi, risorse importanti per sostenere gli investimenti e i servizi.”
Il Governo ha introdotto l’Imposta Immobiliare sulle piattaforme marine
Per il Comune di Cesenatico dal 2021 si ipotizzano 600.000 € di incassi dalle piattaforme
14 Nov 2019 /